Che cosa sono gli OPEN STEAM LABS?
Sono dei laboratori aperti a curiosi e appassionati, anche senza competenze specifiche, ad enti e aziende, a studenti e ricercatori, dove i partecipanti hanno l’occasione di trascorrere alcune ore in compagnia di artisti, creativi digitali ed esperti di nuove tecnologie per prototipare idee e progetti innovativi.
Le STEAM, acronimo di Science, Technology, Engineering, Art and Math, sono un metodo educativo interdisciplinare che noi di STEAM Atelier dal 2017 sperimentiamo per raccontare e diffondere esperienze di ricerca nell’ambito delle arti dei nuovi media.
Al di fuori dai contesti istituzionali, gli OPEN STEAM LABS, non sono dei corsi, non sono dei workshop o master class, ma hanno in pillole questi ingredienti per offrire puri momenti di ricerca creativa interdisciplinare con lo scopo di diffondere la cultura delle arti dei nuovi media ad un pubblico più vasto ed eterogeneo possibile.
Il 29 giugno 2019, grazie all’ospitalità dell’Art performing festival, iniziativa globale e indipendente, prima nel suo genere in Italia, curata da Gianni Nappa e, nella tappa di Galatina dal 26 giugno all’8 luglio in collaborazione con l’artista Pantaleo Musarò, siamo lieti di curare l’OPEN STEAM LAB_Wearable and Performance, dove il team STEAM Atelier e i partecipanti approcceranno:
– le basi della programmazione elettronica con Arduino e Lilypad e la comunicazione IOT
– i principi fondamentali per realizzare un circuito wearable
– l’approccio interdisciplinare per allenarsi a pensare “out of the box”, al di fuori degli schemi, e imparare a “prototipare velocemente” divertendosi!
Maggiori informazioni e prenotazioni: info@steamatelier.eu, 327662888
I risultati di questo incontro saranno esposti fino all’ultimo giorno del festival.
La finalità di questo progetto è promuovere le New Media Arts come fondamentali per la lettura, l’interpretazione e l’agire nel contemporaneo tecnologico.
Nella stessa occasione presenteremo il nostro terzo prototipo di HAELLO, un progetto di ricerca dedicato ai biosensori wearable per attori, danzatori e performer.
“Un artista è plurale non solo perchè è all’interno del gruppo creativo, ma è colui che sviluppa un’attitudine al coinvolgimento e al dialogo con il pubblico. Un dialogo che non è mai scontato, è spesso imprevedibile e implica una pratica fortemente conflittuale perchè significa dare spazio ad altro dentro se stessi”. [Paolo Rosa e Andrea Balzola, L’Arte fuori di sè, 2011]